Archivio della categoria: libri di scuola

La danza scalza #2

{Filastrocca a puntate} Testo Monica Vannucchi Immagini Cristina Gardumi Timiduccio osserva il piede con le dita paffutelle cinque piccole sorelle che nessuno mai non vede. Cerca ancora la scarpetta, tra le altre non c’è traccia: “So che qui perdo la

La danza scalza #2

{Filastrocca a puntate} Testo Monica Vannucchi Immagini Cristina Gardumi Timiduccio osserva il piede con le dita paffutelle cinque piccole sorelle che nessuno mai non vede. Cerca ancora la scarpetta, tra le altre non c’è traccia: “So che qui perdo la

Filastrocca della danza scalza

La danza scalza

{Filastrocca a puntate} Testo Monica Vannucchi Immagini Cristina Gardumi Timiduccio è un bel bambino che non trova una scarpetta; lui l’ha persa, che disdetta, forse lì in quell’angolino. Lì, per terra, a gruppi stanno tante scarpe ad aspettare i piedini

Filastrocca della danza scalza

La danza scalza

{Filastrocca a puntate} Testo Monica Vannucchi Immagini Cristina Gardumi Timiduccio è un bel bambino che non trova una scarpetta; lui l’ha persa, che disdetta, forse lì in quell’angolino. Lì, per terra, a gruppi stanno tante scarpe ad aspettare i piedini

Radio3 suite

  cover-corpi-in-bilico-1 Questa sera alle ore 22.15, a Radio 3 Suite mi intervistano su Corpi in bilico. Danza contemporanea per gli attori, libro che ho pubblicato quest’inverno per i tipi di Massimiliano Piretti Editore, con la cura di Gloria Giordano

Radio3 suite

  cover-corpi-in-bilico-1 Questa sera alle ore 22.15, a Radio 3 Suite mi intervistano su Corpi in bilico. Danza contemporanea per gli attori, libro che ho pubblicato quest’inverno per i tipi di Massimiliano Piretti Editore, con la cura di Gloria Giordano

Non ci sono nascondigli

La Star Primary School si chiama così per via della sua architettura rivoluzionaria: una pianta a forma di stella, su un unico piano aperto e comunicante, con pareti interamente di vetro. La commissione è venuta a vederla perché è nuova

Non ci sono nascondigli

La Star Primary School si chiama così per via della sua architettura rivoluzionaria: una pianta a forma di stella, su un unico piano aperto e comunicante, con pareti interamente di vetro. La commissione è venuta a vederla perché è nuova