Archivio della categoria: traduzioni

Ho sempre preferito le ossa ai muscoli
Ho sempre preferito le ossa ai muscoli. Attraverso la danza ho voluto modellare il mio scheletro, raggiungere l’essenziale allontanandomi dalla superficie. Scultrice di ossa invisibili oltre che coreografa. Soltanto Isamu Noguchi ha capito la mia passione per la struttura ossea.

Ho sempre preferito le ossa ai muscoli
Ho sempre preferito le ossa ai muscoli. Attraverso la danza ho voluto modellare il mio scheletro, raggiungere l’essenziale allontanandomi dalla superficie. Scultrice di ossa invisibili oltre che coreografa. Soltanto Isamu Noguchi ha capito la mia passione per la struttura ossea.
Martha e le sue sorelle
Eravamo tre sorelle, Martha, Mary, Geordie. Da piccole abbiamo perso un fratellino. Geordie è restata molto tempo vicino a me. Curando la casa, occupandosi della gestione della scuola. O dietro di me, misurandosi con qualche piccola coreografia. Meglio non parlarne.
Martha e le sue sorelle
Eravamo tre sorelle, Martha, Mary, Geordie. Da piccole abbiamo perso un fratellino. Geordie è restata molto tempo vicino a me. Curando la casa, occupandosi della gestione della scuola. O dietro di me, misurandosi con qualche piccola coreografia. Meglio non parlarne.
L’aurora di un impensabile
(Ormai siamo in Dicembre, sta terminando un altro anno: è nuovamente tempo di bilanci e ripensamenti. Così, rileggendo e riflettendo sui numerosi commenti ai miei ultimi post, pieni di spunti e di intuizioni, mi è venuta voglia di riproporre il
L’aurora di un impensabile
(Ormai siamo in Dicembre, sta terminando un altro anno: è nuovamente tempo di bilanci e ripensamenti. Così, rileggendo e riflettendo sui numerosi commenti ai miei ultimi post, pieni di spunti e di intuizioni, mi è venuta voglia di riproporre il
La solitudine
La solitude, comme je l’entends, ne signifie pas condition misérable mais plutot royauté secrète, incommunicabilité profonde mais connaissance plus ou moins obscure d’une inattaquable singularité. Jean Genet La solitudine, secondo me, non significa condizione miserabile ma piuttosto dignità segreta,
La solitudine
La solitude, comme je l’entends, ne signifie pas condition misérable mais plutot royauté secrète, incommunicabilité profonde mais connaissance plus ou moins obscure d’une inattaquable singularité. Jean Genet La solitudine, secondo me, non significa condizione miserabile ma piuttosto dignità segreta,
DICONO CHE DIPINGO SOLO CON IL GRIGIO
di Alberto Giacometti Dicono che dipingo soltanto con il grigio. “Ma dipingi con dei colori!” mi esortano i miei colleghi. Fin da bambino ho incontrato i colori sulla tavolozza e nei quadri di mio padre, il quale per la precisione
DICONO CHE DIPINGO SOLO CON IL GRIGIO
di Alberto Giacometti Dicono che dipingo soltanto con il grigio. “Ma dipingi con dei colori!” mi esortano i miei colleghi. Fin da bambino ho incontrato i colori sulla tavolozza e nei quadri di mio padre, il quale per la precisione
Il gesto dello scultore
di Jacques Dupin Giacometti nell’atelier. Le sue mani afferrano un pugno di terra, la montano su un’armatura, la impastano per qualche breve istante. Una donna in piedi, è apparsa, irriducibile e viva, appagando la mia attesa. Ma nell’istante in
Il gesto dello scultore
di Jacques Dupin Giacometti nell’atelier. Le sue mani afferrano un pugno di terra, la montano su un’armatura, la impastano per qualche breve istante. Una donna in piedi, è apparsa, irriducibile e viva, appagando la mia attesa. Ma nell’istante in
La danza contemporanea: nascita di un progetto
Da Poetica della danza contemporanea di Laurence Louppe, Contredanse, 1997, Bruxelles. §.4 Sarà questo il destino particolare di una arte orfana, poiché non può essere stata partorita in nessun luogo. Obbligata a trovare, può darsi a inventare un’ ascendenza lontana,
La danza contemporanea: nascita di un progetto
Da Poetica della danza contemporanea di Laurence Louppe, Contredanse, 1997, Bruxelles. §.4 Sarà questo il destino particolare di una arte orfana, poiché non può essere stata partorita in nessun luogo. Obbligata a trovare, può darsi a inventare un’ ascendenza lontana,