Articoli con tag: Alberto Giacometti
Una tra tante
Non soffro la solitudine. Ho solo paura del vuoto. All’improvviso, inatteso, il vuoto mi afferra alla gola, mi stringe il collo, mi soffia intorno come quel venticello gelido che fa venire la pelle d’oca alla superficie del mare e la
Una tra tante
Non soffro la solitudine. Ho solo paura del vuoto. All’improvviso, inatteso, il vuoto mi afferra alla gola, mi stringe il collo, mi soffia intorno come quel venticello gelido che fa venire la pelle d’oca alla superficie del mare e la
Salome
Ho voluto la testa, l’ho pretesa. Ho danzato per averla; fino allo sfinimento. Percuotendo il suolo con i piedi, all’inizio piano, poi sempre più freneticamente e con rabbia, fino a saltare, girare, vorticare, stillando sudore tutto intorno, verso il chiarore
Salome
Ho voluto la testa, l’ho pretesa. Ho danzato per averla; fino allo sfinimento. Percuotendo il suolo con i piedi, all’inizio piano, poi sempre più freneticamente e con rabbia, fino a saltare, girare, vorticare, stillando sudore tutto intorno, verso il chiarore

Due passi a Montparnasse
E così ci sono andata. “Cosa ci vado a fare?” mi dicevo, “non servirà …” continuavo a pensare intubata nei vagoni del Metro, sballottata dal ritmo delle rotaie, mentre facce stanche color della milza mi osservavano. In un sabato mattina

Due passi a Montparnasse
E così ci sono andata. “Cosa ci vado a fare?” mi dicevo, “non servirà …” continuavo a pensare intubata nei vagoni del Metro, sballottata dal ritmo delle rotaie, mentre facce stanche color della milza mi osservavano. In un sabato mattina
Figurina in una scatola tra due scatole che sono case
Non si può dire che tu le abbia lasciato un grande margine di azione. Non c’era un appartamento da arredare, né mobili da scegliere o oggetti da tenere in ordine, amici da invitare a cena, vacanze da programmare. Sui figli
Figurina in una scatola tra due scatole che sono case
Non si può dire che tu le abbia lasciato un grande margine di azione. Non c’era un appartamento da arredare, né mobili da scegliere o oggetti da tenere in ordine, amici da invitare a cena, vacanze da programmare. Sui figli
Tavola surrealista
(pensando con affetto a Rosaria S.) A. Giacometti, Tavola surrealista, 1933 Ho messo all’asta me stessa, un pezzo alla volta. Per liberarmi dal dolore, ho reciso con precisione chirurgica i piedi e le gambe; il bacino, il tronco, una mano.
Tavola surrealista
(pensando con affetto a Rosaria S.) A. Giacometti, Tavola surrealista, 1933 Ho messo all’asta me stessa, un pezzo alla volta. Per liberarmi dal dolore, ho reciso con precisione chirurgica i piedi e le gambe; il bacino, il tronco, una mano.
Due partite, nessuna vittoria
Homme, femme et enfant, 1931 On ne joue plus, 1932 A Parigi conobbi per caso un tizio che collezionava vecchi flipper. Abitava alla Bastille e aveva una grande casa ludica, bionda di legno e di luce, profumata di cera, con
Due partite, nessuna vittoria
Homme, femme et enfant, 1931 On ne joue plus, 1932 A Parigi conobbi per caso un tizio che collezionava vecchi flipper. Abitava alla Bastille e aveva una grande casa ludica, bionda di legno e di luce, profumata di cera, con
Le ragazze del Cinquantasei
Per Alberto, ancora. Forse non l’hai saputo, ma qualcuno si è preoccupato di fare incontrare, una volta ancora, le tue donne veneziane. Non deve essere stato facile: trattative, telefonate, convenevoli e interminabili chiacchiere. Ma alla fine, eccole qui, di nuovo
Le ragazze del Cinquantasei
Per Alberto, ancora. Forse non l’hai saputo, ma qualcuno si è preoccupato di fare incontrare, una volta ancora, le tue donne veneziane. Non deve essere stato facile: trattative, telefonate, convenevoli e interminabili chiacchiere. Ma alla fine, eccole qui, di nuovo
La solitudine
La solitude, comme je l’entends, ne signifie pas condition misérable mais plutot royauté secrète, incommunicabilité profonde mais connaissance plus ou moins obscure d’une inattaquable singularité. Jean Genet La solitudine, secondo me, non significa condizione miserabile ma piuttosto dignità segreta,
La solitudine
La solitude, comme je l’entends, ne signifie pas condition misérable mais plutot royauté secrète, incommunicabilité profonde mais connaissance plus ou moins obscure d’une inattaquable singularité. Jean Genet La solitudine, secondo me, non significa condizione miserabile ma piuttosto dignità segreta,